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Perché questo blog?
Questo è un blog di bioetica in pillole, o meglio in post!
L’idea è quella di offrire un contributo critico alla riflessione bioetica su questioni di attualità, cercando di informare i lettori mirando alla chiarezza sia espositiva che logica.
Ma cosa è la Bioetica?
A volte quando dico che mi occupo di bioetica ricevo come risposta uno sguardo interrogativo e perplesso.
La bioetica è quella disciplina che affronta le questioni etiche che nascono dal trattamento della vita in generale (sia essa umana, animale o vegetale), con una particolare attenzione a quelle poste dalle nuove alternative rese disponibili dallo sviluppo scientifico e tecnologico. Questa definizione delinea un’area di competenza della bioetica piuttosto ampia che ha appunto a che fare con l’idea di una bioetica in senso ampio.
Esiste anche una formulazione più ristretta della bioetica che limita la riflessione alle questioni etiche relative alla sola vita umana.
La bioetica, in poche parole, si occupa di questioni che ci riguardano tutti.
Cerca di risolvere, e prima di tutto di chiarire, le questioni morali sollevate dalle scelte che ciascuno di noi compie, o può compiere, in ambito biomedico (per sé o per persone di cui ha la responsabilità) e dal rapporto che l’uomo intrattiene con l’ambiente e con gli animali non umani.
Proprio questo aspetto alimenta l’errato pregiudizio che tutti possano parlare di bioetica, assimilando questa disciplina alla possibilità che ciascuno di noi ha di esprimere la propria opinione “sulle cose della vita”.
Ma la bioetica non è una collezione di opinioni personali su ciò che succede: è una disciplina filosofica (e non solo) che procede in maniera rigorosa, che porta avanti argomentazioni razionali, con una particolare attenzione alla chiarificazione dei concetti e delle terminologie utilizzate e che risponde a criteri di logicità e universalizzabilità. Niente di più lontano dalle opinioni personali, dunque, che possono essere date sull’onda dell’emotività o essere determinate da pregiudizi o idiosincrasie individuali e che, in definitiva, possono non rispondere ai criteri che sono invece precondizione della riflessione bioetica.
Accade molto stesso che i Media, quando si occupano di questioni bioetiche, abbiano un approccio assai poco rigoroso alla materia e alla comunicazione delle notizie che le riguardano. L’utilizzo di terminologie inadeguate, la confusione dei concetti, l’utilizzo di argomentazioni che fanno appello “alla pancia” delle persone o a convizioni religiose non universalmente condivise rendono molto spesso difficile la comprensione delle questioni morali affrontate, confondendo le idee di lettori/spettatori/ascoltatori o, quel che è peggio, indirizzandoli ad assumere una posizione specifica senza che siano stati messi realmente nelle condizioni di poterlo fare.
L’intento di questo blog è quello di fornire a chiunque vi si imbatta un’informazione corretta su queste tematiche, attraverso riflessioni chiare, argomentate razionalmente e adeguatamente corredate di riferimenti precisi alle fonti degli argomenti trattati.
BUONA LETTURA!
Daniela Casula
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